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LA CASA LEGGERA

Il progetto definisce un impianto urbano semplice e chiaro, scegliendo di adottare una soluzione che compatti la cubatura in un unico volume al fine di liberare la maggiore quantità possibile di spazio verde da dedicare a giardino comune di tutto l’impianto. L’impianto generale dell’edificio residenziale è stato pensato come articolato intorno ad un grande invaso comune, dove potranno svolgersi parte delle attività sociali legate all’abitare. Gli spazi pubblici, comuni alla micro comunità che si insedierà, potranno quindi essere dedicati ad attività che permetteranno la socializzazione e lo scambio, in un’ottica che concepisce l’abitare non come semplice risiedere e svolgere attività quotidiane, ma, nel mantenimento della privatezza e dei bisogni individuali, come insieme di attività legate alla convivenza e alla partecipazione, che investono il singolo nucleo familiare e l’intera comunità.

 

Saranno ospitati in questo edificio 14 alloggi (6 da 64mq, 4 da 45mq e 4 da 74mq) dimensionati secondo gli standard dettati dal DM 05/07/1975, 14 locali di 4mq destinati a cantina e 14 posti macchina coperti, anch’essi calcolati secondo gli standard di cui alla L. 457/78. Il progetto nel suo complesso cerca di coniugare le richieste del bando (consapevolezza ed attenzione per l’ambiente e la qualità della vita, leggerezza per i metodi costruttivi e utilizzo di energie alternative) in una soluzione sintetica che rispecchi nell’impianto insediativo-tipologico i caratteri di innovazione e di ricerca sull’abitare e sull’eco-compatibilità dell’abitare stesso.

 

L’importanza della comunità, del sentire pubblico e dell’impegno del singolo nella garanzia del rispetto di valori comuni partono da un abitare consapevole e volto ad una convivenza partecipata.

 

Il progetto rivolge quindi grande attenzione verso una rinnovata forma del “fare società” che contemperi allo stesso tempo le istanze del vivere tradizionale con la flessibilità degli usi contemporanei. Questa scelta ha portato a formulare una impostazione tipologica degli alloggi nella quale l’adattamento della tipologia distributiva del ballatoio con la forma mediterranea del patio permette la socializzazione, conservando però un senso di maggiore privacy.

 

Il patio, o serra interna distributiva, vuole infatti richiamare la tipologia del vecchio cortile coltivato a giardino, mirando a svolgere il compito di luogo della socializzazione, dello scambio, del gioco, vero luogo identitario della nuova micro comunita’ che risiederà in questo edificio. Sul patio affacciano infatti le zone comuni volte all’incontro e alla partecipazione, ma anche tutte le zone giorno degli alloggi, che sono strutturate mediante un’area-filtro privata apribile sul patio stesso e dedicabile all’accoglienza inter-familiare e al gioco dei bambini. Le zone notte sono invece affacciate esclusivamente verso l’esterno, in modo da garantire una giusta privacy e maggiore intimità. 

2009

concorso nazionale di progettazione
PREMIO ERNESTO LUSANA

localizzazione ITRI

costo dell'opera 1.394.500 EURO

fase PRELIMINARE

con arch. Daniela De Filippis per studio A4

arch. Elisabetta Trainotti

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