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AREA 24
Il livello di insostenibilità ambientale, economica e sociale dell’attuale sistema di mobilità urbana, incentrato sull’automobile, è tale da imporre un cambiamento di rotta radicale e immediato. L’automobile è diventata una nuova schiavitù: il traffico è ormai parte integrante della vita urbana, condiziona le abitudini, sottrae tempo alle relazioni sociali e agli affetti, causa stress e nuoce alla salute provocando incidenti, inquinamento ambientale e acustico.
Bisogna oggi salvaguardare il diritto ad una mobilità più sicura equa e sostenibile, ispirata al concetto di “bene comune”: nuovi paradigmi devono sostituire quelli in crisi. Londra ha aperto la strada con il pedaggio d'ingresso in città per tutte le auto; Parigi ha innovato con "Vélib", il parco-biciclette da affittare, sistema copiato nel mondo intero; Pechino ha costruito sei linee di metrò nuove per le Olimpiadi; e Roma?
A venti anni l’automobile non è un mezzo necessario. In Italia nelle fasce tra i 18-21 e i 20-29 anni sono solo il 5% e il 20% le patenti rilasciate negli ultimi 3 anni. La sostenibilità è lo sviluppo che soddisfa i bisogni delle generazioni attuali senza pregiudicare il soddisfacimento di quelli delle generazioni future. A lungo termine la sostenibilità forte è l’unica strategia in grado di assicurare alle attività umane ed economiche di poter continuare ad esistere.
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.
(Mahatma Gandhi)
Il progetto esplora l’area interna al quadrante est di Roma che, tra la via Tiburtina e la via Prenestina, caratterizza l’intero settore urbano grazie alla presenza dell’autostrada A24 anche detta strada dei parchi.
Noi chiamiamo questa porzione di città Area24.
L’A24 rappresenta una situazione eccezionale per la città di Roma restando ancora oggi testimone di disordine urbano e stratificazioni non risolte. Se la Cristoforo Colombo rimane ancora oggi l’unica grande arteria moderna di ingresso alla città, l’24 può esserne definita la contemporanea?
Tra i più durevoli segni di trasformazione del centro storico si colloca la sua stessa molteplicità d’uso; può questa diventare una potenzialità anche per aree periferiche come l’Area 24?
L’Area24, come un social network, produce un effetto combinato più grande della somma degli effetti separati: una fascia virtuosa che condensa in sé diverse possibilità. Il progetto rivendica così la necessità di tornare a progettare tempi lunghi, sviluppi durevoli e grandi ambizioni.
Diversi spazi, e diversi tempi di progetto, possono finalmente coesistere in area 24: parco lineare e percorso multifunzione in una sua primissima fase
di progetto; parco della sostenibilità e percorso urbano verde
in quella intermedia fino ad arrivare ad un mega corridoio energetico (aria, acqua, terra e fuoco) capace di servire l’intera città in una sua più lontana soluzione ipotizzata fra cent’anni.
L’Area24 affida infine la questione della sostenibilità alla scala urbana e ad una sua interezza ambientale, economica, istituzionale e sociale.
2011
URBAN TRANSCRIPTS
an exibition a conference a workshop
localizzazione ROMA
con arch. Daniela De Filippis per A4
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