LUNGOMARE E PONTILE ATTREZZATO A FREGENE
L’intero progetto è costruito su una strategia molto precisa
basata su due principi conseguenti l’uno all’altro:
1_ L’ineffettualità di un disegno unitario, per reagire
in maniera efficace rispetto all’esistente e al paesaggio attraverso inserzioni di funzioni adeguate in ciascuna delle sue sezioni.
2_ La costruzione dell’intervento come una sequenza di punti di vista
che privilegi di volta in volta prospettive e scorci, primi piani e sfondi, secondo una precisa strategia della visione.
In termini generali, il principio con cui è progettato il nuovo Lungomare
di Fregene, nel suo svolgimento lineare, è nella costruzione di una geografia artificiale che modifica localmente l’altimetria locale tramite interventi
puntuali e calibrati. L’impostazione progettuale che ne deriva è molto semplice, ed è basata sullo sdoppiamento delle sedi viarie e su una porzione intermedia di suolo, la ‘rambla’, modellata in forma di zolla tridimensionale.
L’inclinazione dei piani di verde e le diverse altimetrie della pista ciclabile
e dei percorsi pedonali, così come l’alternarsi delle diverse grane materiche delle superfici, determinano un effetto percettivo dinamico permettendo altresì di recuperare il contatto visivo con la linea di costa, altrimenti occluso
- alla quota zero - dalle recinzioni degli stabilimenti balneari.
Le zolle sono lo strumento per un grande progetto di ridisegno di questo tratto di costa tirrenica. In alcuni punti il profilo altimetrico viene modificato
e tematizzato fino alla costruzione di un promontorio artificiale che accoglie
il locale circolo nautico e le attrezzature a supporto
(progetto “pontile attrezzato”).
Il profilo della costa viene inoltre segnato da tre landmark che individuano alcuni punti notevoli del lungomare, tre elementi architettonici che avranno
il compito di essere visti e di mostrare a chi vi accede punti particolari
del paesaggio:
1_ La torre albergo a supporto del circolo nautico posta sul pontile attrezzato con le grandi logge che inquadrano il Castello di Santa Severa diventando
di notte un faro rivolto a settentrione.
2_ La terrazza-bar posta in asse con la via della Pineta di Fregene.
3_ La torre-osservatorio posta tra le due arene all’aperto al limitare
di Lm3 rivolto verso l’oasi del WWF di Macchia Grande.